I vini sardi sono testimoni autorevoli e importanti della più autentica cultura vitivinicola mediterranea, precedente, secondo molti studiosi, alla diffusione della vite da parte dei Greci.

Un vitigno delle origini oscure e misteriose come il Cannonau, per citare uno dei più celebri simboli enologici dell’isola, sarebbe stato infatti coltivato dalle popolazioni locali già in epoca nuragica, prima che i Fenici, i Greci e poi i Romani sviluppassero al meglio le grandi potenzialità viticole del territorio. Oggi la produzione regionale è caratterizzata da intensità, corpo, struttura, calore e mineralità, oltre che da uno spettro aromatico inconfondibilmente mediterraneo.

Territori come Alghero, la Gallura e il Sulcis, assieme a vitigni come il Vermentino, il Cannonau e il Carignano, oltre a varietà meno conosciute come Monica, Nasco o Nuragus, sono solo alcuni dei protagonisti di una scena produttiva molto ricca e variegata, ancora oggi straordinariamente vitale.

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