Una storia illustre e secolare in un paesaggio ricco e mozzafiato dà origine ai prestigiosi vini della Campania. Sembra quasi scontato elencare tutto ciò che ha reso grande questa regione, ricordare che è stato nei tempi antichi il centro di diffusione della vite in Italia e che qui si produceva la più antica e prestigiosa espressione enologica del passato, il Falerno, nominare i più di 100 vitigni autoctoni, tra cui i famosi Fiano, Aglianico e Greco, e descrivere la sorprendente varietà di suoli ed esposizioni.
La regione è come un “laboratorio a cielo aperto”, dove da secoli albergano una varietà indescrivibile di uve sugli eterogenei terreni che vanno dagli appennini irpini e degradano verso la Costiera e lo sconfinato Cilento, passando per i vulcanici Campi Flegrei, fino a raggiungere le isole di Ischia e Capri. Espressioni solari e vulcaniche, che tolgono il fiato, fanno sorridere e commuovere!
Aglianico del Taburno DOCG “Delius” 2017 – Cantina del Taburno
Prodotto con maestria dalla Cantina del Taburno, questo vino si distingue per il suo colore rosso rubino intenso e avvolgente. Il profilo olfattivo è un viaggio sensoriale, un bouquet complesso che evoca ciliegia nera, susina matura e liquirizia. Al palato, la densità si fonde con tannini ben equilibrati, creando un’esperienza gustativa che è tanto ricca quanto armoniosa. Ideale per accompagnare piatti robusti e saporiti, questo vino è un omaggio alla tradizione enologica italiana. Lasciatevi conquistare dalla sua struttura solida, paragonabile a un edificio architettonico ben costruito. Immergetevi nel piacere di un vino che parla la lingua della terra, del sole e della passione.
Aglianico del Taburno DOCG 2018 – Fattoria La Rivolta
Sua maestà l’aglianico, vitigno principe delle zone che si estendono tra la provincia di Avellino e quella beneventana, è interpretato dalla Fattoria La Rivolta in una versione dotata di buona complessità, sia al naso sia in bocca, dove il grip tannico è la carta vincente di una beva stimolante. Le uve di questo Aglianico del Taburno DOCG vengono raccolte alla fine di ottobre, per poi vinificare in fermentini d’acciaio inox per un periodo di 20-25 giorni, a una temperatura di 27 gradi. Il successivo affinamento si svolge dapprima per 18 mesi in botti, e poi, dopo l’imbottigliamento, per ulteriori 6 mesi in bottiglia. Un’etichetta territoriale, in grado di riservare piacevoli sorprese anche negli anni a venire.
Aglianico Irpinia “RediMore” 2020 – Mastroberardino
“Redimore” è un Aglianico irpino dal profilo avvolgente e caldo, affinato per 12 mesi in barrique. Note di frutti di bosco, spezie dolci e sfumature tostate arricchiscono un corpo intenso e strutturatto, dotato di morbidezza, dolce trama tannica e lunga persistenza.
Aglianico Irpinia Campi Taurasini “Salae Domini” 2019 – Antonio Caggiano
Pino Caggiano, figlio di Antonio, ha una mano particolarmente vocata con i vini irpini e l’aglianico in particolare. Non di meno questo “Salae Domini” da aglianico di Taurasi in purezza che cresce sui territori collinari del comune.
A seguito della fermentazione malolattica si affina in barriques di rovere francese Troncai, Center e Vosges per un periodo di 8-10 mesi prima del rilascio.
Il risultato ci affascina per potenza ed eleganza, sia in fase più giovanile che matura. Senza compromessi.
Aglianico Irpinia DOC “Terra d’Eclano” 2019 – Quintodecimo
Tutti i rossi di Quintodecimo nascono dalla varietà simbolo del territorio, laglianico. La volontà è quella di ricondurre i vini alla vigna che li ha generati, in modo da far esprimere al massimo il concetto di terroir che spiega con grande efficacia come luva sia il risultato dellinterazione tra lambiente che circonda ogni singola vite, la pianta stessa e il lavoro delluomo. Il Terra dEclano di Quintodecimo nasce dalle uve provenienti da cinque distinti vigneti di proprietà interamente vitati ad aglianico. Un rosso seducente e raffinato, la cui maturazione avviene in barrique per metà nuove per circa 12 mesi e che nel bicchiere svela la quintessenza di questo vino così caratteristico grazie a belle note fruttate e lievemente speziate. Un rosso delizioso, la cui elevata complessità e la profonda struttura lo portano a migliorare con il passare degli anni se ben conservato in bottiglia.
Aglianico Irpinia DOC “Terra d’Eclano” 2020 – Quintodecimo
Tutti i rossi di Quintodecimo nascono dalla varietà simbolo del territorio, laglianico. La volontà è quella di ricondurre i vini alla vigna che li ha generati, in modo da far esprimere al massimo il concetto di terroir che spiega con grande efficacia come luva sia il risultato dellinterazione tra lambiente che circonda ogni singola vite, la pianta stessa e il lavoro delluomo. Il Terra dEclano di Quintodecimo nasce dalle uve provenienti da cinque distinti vigneti di proprietà interamente vitati ad aglianico. Un rosso seducente e raffinato, la cui maturazione avviene in barrique per metà nuove per circa 12 mesi e che nel bicchiere svela la quintessenza di questo vino così caratteristico grazie a belle note fruttate e lievemente speziate. Un rosso delizioso, la cui elevata complessità e la profonda struttura lo portano a migliorare con il passare degli anni se ben conservato in bottiglia.
Aglianico Irpinia DOC “Terra del Varo” 2017 – Tenuta Cavalier Pepe
L’Irpinia Aglianico DOC “Terra del Varo” è un vino rosso dal colore rosso rubino intenso. Al naso esprime aromi che ricordano l’amarena e le more, con note leggere di pepe nero e cacao amaro, tutto su un gradevole sfondo di spezie dolci. Al palato è morbido, con tannini eleganti, retrogusto che richiama la frutta di bosco, l’amarena e leggere note speziate. Un assaggio sorprendente che chiude con un finale fruttato.
Aglianico Irpinia IGT 2014 – Terredora Di Paolo
Caratteristiche organolettiche: di colore rosso rubino, ha profumi fruttati di ciliegia, amarena, artemisia, timo. Giovane e pieno, è vino di media struttura, morbido con un retrogusto equilibrato e dalle spiccate note di amarena.
Aglianico Paestum IGP “Gillo Dorfles” 2016 – San Salvatore
Omaggio a Gillo Dorfles di San Salvatore 1988 è un vino rosso ottenuto da uve Aglianico in purezza, particolarmente corposo e vellutato grazie al lungo affinamento in barriques.
Rappresenta la punta di diamante della cantina, una bottiglia che descrive appieno la filosofia del produttore e delinea le grandi potenzialità del territorio e del vitigno. Una vera eccellenza del Cilento.
Un vino che nasce dalla lunga amicizia condivisa di Peppino Pagano e Gillo Dorfles, grande protagonista della cultura italiana, venuto a mancare nel 2018.
Aloara – Moio
Si presenta di un colore giallo oro; al naso spiccano sentori di frutti esotici e fiori di acacia. In bocca è fresco, equilibrato, dalla buona persistenza e da un finale leggermente di mandorla.
Biancolella “Frassitelli” 2022 – Casa d’Ambra
Il Biancolella “Frassitelli” è un vino bianco dal profilo fresco e sapido che nasce nell’omonima tenuta di Ischia. Dal colore giallo paglierino luminoso, libera delicate note floreali e di ginestra, con cenni di frutta tropicale e spunti salati. Piacevole e scorrevole al sorso, con una dinamica gustativa avvolta da una cornice marina.
Biancolella “Frassitelli” 2023 – Casa d’Ambra
Il Biancolella “Frassitelli” è un vino bianco dal profilo fresco e sapido che nasce nell’omonima tenuta di Ischia. Dal colore giallo paglierino luminoso, libera delicate note floreali e di ginestra, con cenni di frutta tropicale e spunti salati. Piacevole e scorrevole al sorso, con una dinamica gustativa avvolta da una cornice marina.
Biancolella Ischia DOC 2022 – Casa d’Ambra
La Biancolella di Casa d’Ambra si presenta giallo paglierino brillante; il naso è una cesta di frutta estiva con note di melone maturo, albicocche e susine gialle, poi erbe aromatiche spontanee, ginestra e vento salmastro. La bocca è decisamente sapida e fresca, dal finale lungo e ammandorlato.
Biancolella Ischia DOC 2023 – Casa d’Ambra
La Biancolella di Casa d’Ambra si presenta giallo paglierino brillante; il naso è una cesta di frutta estiva con note di melone maturo, albicocche e susine gialle, poi erbe aromatiche spontanee, ginestra e vento salmastro. La bocca è decisamente sapida e fresca, dal finale lungo e ammandorlato.
Campania Bianco IGT “Nero a Metà” 2018 – Mastroberardino
Frutto della vinificazione in bianco dell’Aglianico, riporta alla luce un antico progetto di famiglia che pone enfasi sulle doti di grande versatilità di questo nobile e antico vitigno. Neroametà rappresenta un omaggio all’origine varietale della nera uva Aglianico che si esprime con suadente eleganza quando vinificata in bianco. È altresì un tributo alle nostre origini territoriali e culturali, alle armonie e ai contrasti della nostra terra.
Campania Rosso IGT “Pàtrimo” 2016 – Feudi di San Gregorio
Non è un caso che il “Pàtrimo” sia l’unico vino prodotto da Feudi di San Gregorio a partire da una varietà internazionale. Si tratta infatti di un’etichetta nata per caso dopo la scoperta e la successiva valorizzazione di uno storico vigneto irpino di merlot. Il Campania Rosso IGT “Pàtrimo” dei Feudi di San Gregorio proviene da un appezzamento di vecchie piante che porta ad un vino profondo e territoriale, di grande eleganza.
Catalanesca Del Monte Somma “Katà” – Cantine Olivella
La Catalanesca è una varietà autoctona della zona del Vesuvio e, secondo il mito, fu impiantata proprio lì da Alfonso V d’Aragona, che ne aveva già intravisto le potenzialità. Cantine Olivella ne ha creato il suo vino-simbolo, coltivandolo sulle antiche vigne a piede franco alle pendici del Monte Somma, nella zona vitivinicola più antica dell’areale; dopo una vendemmia manuale, le uve vengono subito sottoposte alla vinificazione e viene utilizzato soltanto il mosto fiore (la prima spremitura), che viene pulito con l’ausilio del freddo, in modo da non disperdere gli aromi tipici. Dopo un lungo affinamento sulle fecce nobili ed alcuni mese di riposo in bottiglia, Katà vede la luce, ma è solo dopo qualche anno che riesce ad esprimere a pieno la sua forza vulcanica.
Catalanesca Gelsobianco IGP 2023 – Villa Dora
Questo vino è un’elegante espressione della varietà Catalanesca, coltivata con attenzione nei nostri vigneti aziendali. Il terreno vulcanico conferisce al vino una mineralità distintiva che si riflette nei suoi profumi di ginestra e camomilla. Al palato, si presenta fresco con note fruttate di albicocca, culminando in una chiusura fine con toni salini e minerali.
Cilento Aglianico DOP “Cenito” 2020 – Luigi Maffini
Il terroir del Cilento e la sua magia assumono nei vini di Luigi Maffini contorni e dimensioni olfattive entusiasmanti. Prova ne è questo il “Cenito”, profondo e complesso, con profumi molto coinvolgenti e un tannino palpitante. Affinato in barrique per 18 mesi, è un rosso intenso e di carattare, da avere sempre a disposizione in cantina per concedersi, di tanto in tanto, il piacere di una serata sorprendente.
Cilento Fiano DOP “Kratos” 2022 – Luigi Maffini
Il Cilento Fiano “Kratos” firmato Maffini rappresenta perfettamento lo stile del suo produttore; la sua produzione, infatti, ha inizio nel 1996, anno in cui nasce anche l’azienda e, da allora, è diventato un vero e proprio punto di riferimento, un vino misurato ed elegante, in grado di dar voce al terroir campano.
Coda di Volpe IGP “Amineo” 2019 – Cantina del Taburno
Prodotto con uve interamente di Coda di Volpe, Cantine del Taburno produce questo vino che si presenta alla vista con un colore giallo paglierino. Al naso si avverte un profumo delicato e complesso decisamente fruttato. Al palato risulta essere un vino pieno ed equilibrato, con finale persistente di frutta esotica.
Coda di Volpe IGP “Amineo” 2022 – Cantina del Taburno
Prodotto con uve interamente di Coda di Volpe, Cantine del Taburno produce questo vino che si presenta alla vista con un colore giallo paglierino. Al naso si avverte un profumo delicato e complesso decisamente fruttato. Al palato risulta essere un vino pieno ed equilibrato, con finale persistente di frutta esotica.
Coda Di Volpe Irpinia DOC 2021 – Salvatore Molettieri
Il vino è di per sé tradizione e cultura del territorio in cui nasce, esprimendo le peculiarità che contraddistinguono non solo i luoghi da cui ha origine, ma anche le persone che con dedizione e grande inventiva riescono a trasformare le uve in bevande di pregio. I vini di Salvatore Molettieri raccontano questo: i mutamenti del terreno, i cambiamenti climatici e la sagace risposta che ad essi sa dare il lavoro in cantina. Ogni annata è diversa dalle altre, inconfondibile nella sua unicità, frutto dell’amore per la terra e per i suoi frutti e della pazienza tutta contadina che rappresenta da sempre il metodo di lavoro di Salvatore Molettieri. Non c’è posto per l’omologazione, i rossi di Salvatore Molettieri sanno sorprendere ogni anno e ogni volta regalare a chi li assapora un aspetto diverso della terra in cui prendono vita.
Costa d’Amalfi “Furore Rosso” 2021 – Marisa Cuomo
Alla vista si presenta di colore colore rosso con riflessi rubino, profumo caratteristico di ciliegia matura liquirizia. In bocca ha un sapore morbido, caratterizzato da un piacevole fondo di note speziate.
Costa d’Amalfi “Furore Rosso” 2022 – Marisa Cuomo
Alla vista si presenta di colore colore rosso con riflessi rubino, profumo caratteristico di ciliegia matura liquirizia. In bocca ha un sapore morbido, caratterizzato da un piacevole fondo di note speziate.
Costa d’Amalfi Bianco 2021 DOC – Marisa Cuomo
Il Costa d’Amalfi Bianco è caratterizzato da un colore giallo paglierino con un profumo elegante di acacia, erba cedrina ed erbe aromatiche e un finale che ricorda la mandorla tostata. Al gusto si apprezza per l’equilibrio e la vivace freschezza.
Costa d’Amalfi DOC Tramonti Rosato “Getis” 2022 – Reale
Il Getis è un piacevole rosato prodotto in quantità limitate nell’Azienda Reale a Tramonti. Siete mai stati da queste parti? Io suggerisco una visita anche per la possibilità di fermarsi a degustare i vini, raccontati da Luigi Reale, nell’osteria che è proprio accanto alla cantina. Da non perdere!
Costa d’Amalfi Furore Bianco DOC “Fiorduva” 2018 – Marisa Cuomo
“Fiorduva” deriva da un assemblaggio di uve autoctone della Campania e in particolare della magnifica Costiera Amalfitana. I vigneti di fenile, ginestra e ripoli sono situati nel comune di Furore, sede della cantina, e in quelli limitrofi e poggiano su terreni sabbiosi e calcarei, estremamente ricchi di minerali. Le uve sono raccolte manualmente, la fermentazione dura 3 mesi, in barriques di rovere, con inoculo di lieviti selezionati. Un vino estremo.
Costa d’Amalfi Ravello Bianco 2020 – Marisa Cuomo
Nasce dal solo mosto fiore che fermenta a temperatura controllata per circa 20/30 giorni. Questo Bianco della Costa d’Amalfi, proveniente dalla sottozona di Ravello e prodotto dalla cantina di Marisa Cuomo, matura in acciaio per circa quattro mesi. Arriva a proporre al calice lanima più vera della costiera amalfitana, fatta di sensazioni gusto-olfattive uniche, che solo un territorio estremo come quello della Costa dAmalfi è in grado di regalare.
Costa d’Amalfi Rosso Riserva DOC “Ravello” 2017 – Marisa Cuomo
Fermenta in barrique di rovere francese con una macerazione sulle bucce di venti giorni. Il Costa d’Amalfi Ravello Rosso Riserva DOC di Marisa Cuomo, successivamente, viene elevato sempre in barrique nuove di rovere francese, dove riposa per almeno dodici mesi. Morbido ed equilibrato, allo stesso tempo non rinuncia a mostrare la sua verace spina dorsale, composta da una gradevole freschezza e da importanti venature minerali, sapide, salmastre e mediterranee.
Costa d’Amalfi Rosso Riserva DOC “Ravello” 2018 – Marisa Cuomo
Fermenta in barrique di rovere francese con una macerazione sulle bucce di venti giorni. Il Costa d’Amalfi Ravello Rosso Riserva DOC di Marisa Cuomo, successivamente, viene elevato sempre in barrique nuove di rovere francese, dove riposa per almeno dodici mesi. Morbido ed equilibrato, allo stesso tempo non rinuncia a mostrare la sua verace spina dorsale, composta da una gradevole freschezza e da importanti venature minerali, sapide, salmastre e mediterranee.
Costa d’Amalfi Furore Bianco DOC “Fiorduva” 2017 – Marisa Cuomo
“Fiorduva” deriva da un assemblaggio di uve autoctone della Campania e in particolare della magnifica Costiera Amalfitana. I vigneti di fenile, ginestra e ripoli sono situati nel comune di Furore, sede della cantina, e in quelli limitrofi e poggiano su terreni sabbiosi e calcarei, estremamente ricchi di minerali. Le uve sono raccolte manualmente, la fermentazione dura 3 mesi, in barriques di rovere, con inoculo di lieviti selezionati. Un vino estremo.
Dubl Brut “Falanghina” Metodo Classico – Feudi di San Gregorio
Dubl + Brut Metodo Classico Feudi di San Gregorio, dal colore giallo paglierino brillante. Al naso grande mineralità e note fragranti di lieviti tipiche della rifermentazione in bottiglia. Al palato è verticale, austero, di grande eleganza con grande persistenza, prolunga il piacere di un vitigno che esprime in pieno il suo territorio di provenienza.
Falanghina IGP Roccamonfina 2022 – Torelle
Due i cloni utilizzati: Beneventano e Campi Flegrei. La vinificazione di entrambe i cloni rende la Falanghina Torelle un vino strutturato, complesso ed elegante.
Rivela subito al naso il suo essere figlia dei terreni vulcanici del Roccamonfina attraverso note minerali. Sobrio ed elegante il profilo aromatico. Ananas, mela verde, mango, pesca gialla i frutti immediatamente riconoscibili. Fiori bianchi a completare il bouquet di profumi.
Sapida, per la natura vulcanica dei terreni, e per il clone Flegreo. Ben equilibrata tra acidità e morbidezza. Sorso ampio, dinamico ed avvolgente, chiude con una buona persistenza.
Falerno del Massico Rosso DOC 2015 – Torelle
La complessità dei profumi che spazia dalla frutta a bacca rossa passando per note floreali fino ad arrivare al cuoio, la pienezza di bocca, i tannini avvolgenti ed eleganti, la struttura e la forza dell’uva aglianico aggraziati dal lungo affinamento, rendono il Falerno un vino dinamico, equilibrato, figlio del Vulcano Roccamonfina che lo caratterizza fortemente.
Falerno del Massico Rosso DOC 2018 – Moio
Il Falerno Rosso D.O.C. nasce da uve ottenute da vigne di Primitivo coltivate nelle zona di Mondragone. La vinificazione viene fatta con macerazione di tipo tradizionale. Successivamente il vino viene sottoposto ad un periodo di affinamento nelle tradizionali botti di rovere di Slavonia.
Fiano “Pietraincatenata” 2021 – Luigi Maffini
Il Fiano “Pietraincatenata” di Luigi Maffini è un vino bianco profumatoe affinato in barrique nuove per 8 mesi. Complesso, fruttato, minerale e speziato. Pieno e corposo al sorso, dall’ingresso morbido, fresco e persistente. Di piacevole corpo gustativo.
Fiano di Avellino “Radici” 2022 – Mastroberardino
Il ‘Radici’ di Mastroberardino è un Fiano di Avellino proveniente dalla tenuta Santo Stefano al Sole, da vigne collocate a oltre 500 metri di altezza. Al bouquet ci richiama sensazioni di pera ed ananas, con un finale che vira su note floreali e di nocciola. Il sorso presenta una buona intensità, con un sorso morbido e di bella freschezza.
Fiano di Avellino DOCG “Exultet” 2021 – Quintodecimo
Il Fiano di Avellino “Exultet” di Quintodecimo è un vino bianco strutturato e corposo, caldo e potente, con intense note di frutta gialla, salvia e nocciole, sostenuto da una buona freschezza e sapidità. La sua esuberante ricchezza aromatica è dovuta al lungo affinamento di 10 mesi in acciaio e barrique.
Fiano di Avellino DOCG 2020 – Mastroberardino
Il grande classico del territorio irpino, una denominazione che sta vivendo una seconda giovinezza grazie ad una finezza ed una complessità unici. Tratti, questi, che impongono il Fiano di Avellino tra i più importanti vini bianchi italiani non solo per la naturale eleganza che è in grado di esprimere ma anche per la sua straordinaria longevità. Un vino dannata, la cui vinificazione avviene in acciaio e che viene lasciato affinare in bottiglia per pochi mesi prima della sua commercializzazione.
Fiano di Avellino DOCG 2020 – Terredora Dipaolo
È prodotto interamente da uve Fiano raccolte e selezionate manualmente ad inizio del mese di Ottobre. La fermentazione avviene a temperatura controllata, successivamente il vino affina su fecce fini per alcuni mesi.
Questo Fiano Di Avellino è caratterizzato da un colore giallo paglierino intenso, al naso si apre con un bouquet di raffinati profumi di frutti maturi e fiori, con sentori delicati di pera, albicocca, agrumi, nocciola tostata, biancospino e miele. Al palato dona una buona persistenza aromatica. Questo vino è morbido, piacevolmente pieno e coinvolgente.
Fiano di Avellino DOCG 2022 – Terredora Dipaolo
È prodotto interamente da uve Fiano raccolte e selezionate manualmente ad inizio del mese di Ottobre. La fermentazione avviene a temperatura controllata, successivamente il vino affina su fecce fini per alcuni mesi.
Questo Fiano Di Avellino è caratterizzato da un colore giallo paglierino intenso, al naso si apre con un bouquet di raffinati profumi di frutti maturi e fiori, con sentori delicati di pera, albicocca, agrumi, nocciola tostata, biancospino e miele. Al palato dona una buona persistenza aromatica. Questo vino è morbido, piacevolmente pieno e coinvolgente.
Fiano di Avellino DOCG 2022 (37,5 CL) – Mastroberardino
Il Fiano di Avellino di Mastroberardino è un bianco tipico della zona dell’avellinese qui interpretato in tutta la sua naturale freschezza. Viene vinificato in serbatoi di acciaio così da regalare al naso profumi avvolgenti di frutta a polpa bianca, mandorla, nocciola e fiori bianchi e sorprendere al palato con un sorso delicato e longilineo con interessanti note floreali.
Gaurano – Moio
Gaurano è da sempre un rosso dall’alta gradazione e dal gusto tendenzialmente dolce ottenuto volutamente da una vendemmia di uve surmature. L’intervento di Luigi Moio ha fatto sì che questo vino diventasse più elegante e fresco senza però alterare la sua natura. Dopo una macerazione di circa 25 giorni a temperatura controllata, il vino che se ne ricava viene invecchiato per 18 mesi in tradizionali botti di rovere di Slavonia.
Gragnano della Penisola Sorrentina DOC 2023 – Ottouve
Il Gragnano della Penisola Sorrentina doc è per antonomasia il vino rosso della città di Napoli ed è considerato il miglior abbinamento con la verace pizza napoletana. Citato in racconti, poesie e commedie di cui la più famosa è senz’altro ‘Miseria e Nobiltà’ di Eduardo Scarpetta nella quale Totò – in veste di moderno sommellier – ne decanta le caratteristiche e termina con la celebre frase ‘se non è Gragnano, desisti’.
Il nome “Ottouve” è un omaggio ai molteplici vitigni autoctoni che storicamente concorrevano ed in parte ancora concorrono alla produzione del Gragnano: il piedirosso, l’aglianico, lo sciascinoso, la suppezza, la castagnara, l’olivella, la sauca, la surbegna.
Greco di Tufo “Nova Serra” 2022 – Mastroberardino
È prodotto esclusivamente con uve Greco di Tufo, raccolte e selezionate accuratamente a mano, intorno alla fine di ottobre. Il mosto svolge la vinificazione classica in bianco in vasche di acciaio inox a temperatura controllata. Successivamente il vino affina in bottiglia per circa 3-4 mesi, prima di essere immesso in commercio.
Greco di Tufo “Nova Serra” 2023 – Mastroberardino
È prodotto esclusivamente con uve Greco di Tufo, raccolte e selezionate accuratamente a mano, intorno alla fine di ottobre. Il mosto svolge la vinificazione classica in bianco in vasche di acciaio inox a temperatura controllata. Successivamente il vino affina in bottiglia per circa 3-4 mesi, prima di essere immesso in commercio.